Esistono una miriade di tipologie di carte e di formati.
E ognuno di loro si presta o meno a determinati utilizzi. Nulla ci vieta però di infrangere le regole, provare, sperimentare e scoprire nuovi orizzonti.
A me piace moltissimo la carta ruvida o quella di una tonalità avorio, adoro la Kraft per quell’aspetto vissuto e a tratti antico, ad una Usomano bianca preferisco una riciclata lievemente beige e con una grammatura più leggera e poi ho un amore non dichiarato per le acquerellabili che uso spesso sia per le copertine che per l’interno dei miei quaderni.
Tendo invece a respingere il genere patinato e brillantinato.
Non so se la carta rispecchi la personalità di chi la usi ma nel mio caso penso si possa proprio dire di si.
Non amo le cose sfarzose e lucide e ciò si riflette inevitabilmente anche sulle mie creazioni. Credo nel potere del recupero, della curata semplicità e della fusione di vari stili, così la mia mente, sempre in fermento, non perde occasioni di suggerirmi piccole grandi idee.
Come in questo caso. Nel sistemare un vecchio cassetto ho trovato alcuni ritagli, sicuramente avanzi che normalmente conservo in attesa di un picco di ispirazione.

Creare un piccolo notebook è stato naturale.
Dopo aver aggiustato le varie misure e creato una copertina sono passata alla rilegatura.

E visto che Febbraio è per eccellenza il mese dell’amore vuoi non inserire un tocco romantico? E voilà un pizzo rosa. Bruciacchiare poi qua e la è diventato una sorta di marchio di fabbrica e che contraddistingue Lialu.

In questo caso non ho seguito un vero e proprio schema, mi sono lasciata trasportare dall’istinto e mano a mano che componevo i pezzi sentivo di essere sulla strada giusta.

A completare il tutto una “spolverata” leggera e impercettibile di inchiostro con un tampone di @Craft ink pad.
Ed eccolo qui, un #insolitoquaderno pronto a tenere strette a se tutte le emozioni di Febbraio, la particolarità è l’alternanza all’interno di pagine puntinate e libere con una grammatura di 75gr, ho optato per una carta ricavata dalla lavorazione della canna da zucchero di @calina natural paper.

Trovate i vari passaggi sul mio profilo Pinterest, vi posto qui il Pin così potete sbirciare e se volete, provare.